Conferenza
→ Giuseppe Zoppi, Associazione per le relazioni culturali ed economiche con l’Italia
Il 19 ottobre 1943 Zoppi tenne nell’aula magna dell’Università di Zurigo una conferenza intitolata La Svizzera nella letteratura italiana, sotto gli auspici dell’Associazione per le relazioni culturali ed economiche con l’Italia. Le carte di preparazione del discorso sono conservate nel fondo Giuseppe Zoppi dell’Archivio Prezzolini presso la Biblioteca Cantonale di Lugano (cartellina 35, cc. 22 dattiloscritte). Il testo della conferenza fu raccolto nell’agosto 1944 in un volume omonimo pubblicato dall’Istituto Editoriale Ticinese (→).
Nell’incipit del discorso Zoppi riconosce che il tema è troppo vasto, e che si concentrerà quindi su tre nuclei cronologici:
- Scrittori del Cinquecento: Ariosto, Tasso, Machiavelli, Guicciardini, Cellini.
- Scrittori del Settecento: Volta e Bertola.
- Scrittori dell’Ottocento: Foscolo, Cattaneo, Didier, Aleardi, De Sanctis.
Il discorso si conclude con la citazione di una lirica di Giovanni Bertacchi tratta dal Canzoniere delle Alpi (1895) che celebra il valore morale della libertà, di cui la Svizzera sarebbe protettrice in Europa. Tale chiusa sembrerebbe forse suggerire, per contrasto, un’implicita critica del coevo regime fascista in Italia, al quale Zoppi non fa cenno nel discorso. Questo atteggiamento di distacco dal fascismo si può notare anche nell’articolo Le nostre relazioni culturali con l’Italia (in “Civitas”, 23, 1946), e dal fatto che Zoppi rifiutò negli anni 1938-1945 ogni rapporto con il Centro Studi per la Svizzera Italiana presso la Reale Accademia d’Italia.
Una recensione anonima (a firma M. A.) al volume intitolata La Svizzera vista dai padri nostri uscì su “In attesa: periodico quindicinale per i rifugiati italiani in Svizzera”, 25 gennaio 1945, p. 3. L’autore ne traccia una breve sintesi e ne dà un giudizio del tutto positivo.