La fortuna della novella

La quarta novella della sesta giornata ha conosciuto una straordinaria fortuna. Dal Quattrocento al Novecento, dall’Italia, alla Germania, alla Francia, alla Spagna, al Portogallo, fino alla Danimarca, la novella di Chichibio è stata letta e riscritta (vedi LEE, 1909).

La prima ripresa tematica fu quella di E. S. Piccolomini nella commedia Chrysis, pubblicata nel 1444 a Norimberga. Più di un secolo dopo, tra il 1151 e il 1555, seguì il Galateo di Giovanni Della Casa, in cui l’autore riprese Currado Gianfigliazzi come esempio di buon comportamento (vedi intertestualità: riprese tematiche).

Nei secoli seguenti la novella fu più volte riscritta e tradotta.

Riscritture

Hans Sachs: Schwankbücher

(leggi testo)

Montanus: Utopia

(leggi testo)

Bidermann: Utopia

(leggi testo)

Sansovino: Centonovelle

(leggi testo)

Pauli: Schimpf und Ernst

(leggi testo)

Protagonisti Cuoco

Cavaliere

Amante del cuoco

Ciphibio

Cunrad Granfigliari

Bruneta

I nomi e i caratteri dei personaggi sono ripresi dal Boccaccio.

Cuoco

Padrone

 

Non vengono specificati né i nomi né le caratteristiche dei personaggi.

Chichibio

Currado Gianfigliazzi

Brunetta

I nomi e i caratteri dei personaggi sono ripresi da Boccaccio.

Cavaliere fiorentino

Padre confessore

Cuoca

I caratteri dei personaggi si distinguono da quelli della novella di Boccaccio: il padre confessore predica l’astinenza al cibo, in realtà è avido e sciocco.

Sintagmi narrativi Come nel Decameron: provocazione, pericolo (minaccia), prova, motto e risoluzione Come nel Decameron: provocazione, pericolo (minaccia), prova, motto e risoluzione. Il racconto è strutturato come la novella del Decameron, solo che la minaccia del padrone è omessa. La novella è strutturata ugualmente a quella del Decameron. Invito, provocazione, prova e motto.

La minaccia del cavaliere è omessa.

somiglianze L’intreccio e ripreso dal Decameron. I personaggi, i luoghi e l’intreccio sono ripresi dal Decameron. L’intreccio è ripreso dal Decameron. L’intreccio e la scelta delle parole sono riprese dal Decameron. Ripresa della gru che viene detta priva d’una coscia. Oltre ai luoghi (Firenze, campagna), vengono ripresi la prova e il motto.
differenze Formale: testo in versi rimati

Non si sofferma sulle caratteristiche dei personaggi.

Il senso esplicitamente erotico delle parole di Bruneta.

Se Ciphibio non riesce a provare che le gru hanno solo una zampa, sarà impiccato.

Il racconto è stato abbreviato.

Perciò mancano le descrizioni dei personaggi e dei luoghi.

Alla novella sono aggiunti tre versi. Invece del cuoco il padre confessore s’impossessa della coscia della gru.

Il padre confessore mostra al cavaliere da 30 a 40 gru su una zampa (invece di 12).