Sansovino: Centonovelle

Nella raccolta delle Centonovella, pubblicata nel 1610, Sansovino riprese più novelle del Decameron, tra le quali anche quella di Chichibio.

Nella nona novella della quarta giornata delle Centonovelle la narratrice intradiegetica Lietta introduce il racconto secondo il modello boccacciano.

La narratrice riprende l’intreccio, i nomi e le caratteristiche dei protagonisti. Neanche nella scelta delle parole varia significativamente.

Solo alla fine aggiunge tre versi: ‚ Maltzioso servo a cui s’aggiunga/amorosa violenza il sole non mira/scelerato quà giù, che a quel si giunga‘ (SANSOVINO, 1610, p.170).

Il significato di questi versi finali riassuntivi risiede nel fatto che un servo malizioso che compie una violenza per amore non viene giudicato come uno scellerato. Quindi amore scusa violenza e malizia.