La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Lettera di Clemente Merlo a Luigi Federzoni (21 luglio 1942)

L’8 luglio 1942 Merlo era stato invitato da Federzoni a far parte del Centro Studi in sostituzione di Giulio Bertoni, scomparso da poco. La risposta di Merlo, che accetta l’incarico, è alquanto concitata, e nelle ultime righe dimostra addirittura alcune speranze irredentiste. Merlo era molto preoccupato per le sorti del figlio, combattente al fronte: è possibile che con tali parole volesse ottenere attenzione da parte delle gerarchie fasciste. Nella propria risposta (7 agosto 1943) Ferretti non nomina tali espressioni, ma si limita a manifestare la sua vicinanza per le sorti del figlio di Merlo.

Oggebbio (Novara) 21-VII-XX
[…]
Sono solito passare i mesi dal luglio al settembre in questa borgata, a pochi chilometri dal confine col Canton Ticino dove ho parenti ed amici; e dell’intera Svizzera italiana (non escluse le valli italiane del Cantone Grigioni, la Mesolcina, la Bregaglia e la Val di Poschiavo) conosco, posso dire, ogni angolo per averla percorsa in ogni senso negli anni della mia lontana giovinezza e nell’età matura.
Sotto la guida e al fianco di Carlo Salvioni, a me maestro di scienza e di vita, ho combattuto in difesa dell’italianità del Cantone Ticino molte aspre, fortunate battaglie. Membro dal luglio 1907 del Consiglio direttivo del Vocabolario della Svizzera italiana, opera pensata, tenacemente voluta dal Maestro mio, dell’ottobre del 1920, dal giorno della sua morte prematura, ne sono stato il Direttore.
Potete essere certo, caro Presidente, che io darò quanto posso al Centro di Studi per la Svizzera italiana, presieduto dall’amico Ecc. Sen. Solmi, con cuore di cui gli anni non hanno, no davvero, scemato l’ardore. Così avessi, prima di chiudere per sempre i miei poveri occhi, subito dopo la fine di questa guerra che a me ha dato, dà e darà tante trepidazioni, tante ansie dolorose (Dio protegga fino all’ultimo il mio caro figliolo Felice!) il conforto di veder corretto anche da questo lato l’odierno iniquo confine, di vederlo sostituito con quello che Iddio segnò alla nostra Patria diletta dal crinale delle Alpi, dal S. Gottardo!
Vi ringrazio ancora e Vi ricambio cordiali, deferenti saluti
Fto: Vostro Clemente Merlo



Tipo di documento: Lettera
Autore: Clemente Merlo
Destinatario: Luigi Federzoni
Lingua di pubblicazione: Italiano
Luogo / paese di pubblicazione / produzione: Novara
Data (pubblicazione/emissione): 21 luglio 1942
Datazione: 21 luglio 1942

Archivio: Archivio dell'Accademia d'Italia - Accademia dei Lincei

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