La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Romanisches Seminar dell’Università di Zurigo (dal 1894)

Theophil Spoerri: la rivista «Trivium» e la critica stilistica

Nel 1922, lo stesso anno in cui Jud ottenne la cattedra di linguistica romanza, Ernst Bovet si ritirò dalla cattedra di letteratura che passo a Theophil Spoerri. La metodologia di Spoerri era fondata su una lettura immanente del testo, attenta innanzitutto alla forma, e rivolta alla ricerca dello stile specifico di un autore. Spoerri, in collaborazione con il germanista Emil Staiger fondò nel 1943 la rivista «Trivium: Vierteljahresschrift für Literaturwissenschaft und Stilkritik». La rivista rappresentò la voce principale della corrente di critica stilistica zurighese, di cui Spoerri e Staiger furono i principali propugnatori.

«Vox Romanica»

Jud e l’ispanista Arnald Steiger fondarono nel 1936 la «Vox Romanica», rivista di romanistica, il cui intento principale fu quello di presentare a un pubblico nazionale e internazionale lo stato della ricerca sull’italiano in Svizzera. «Vox Romanica» nel primo decennio della sua formazione assunse un ruolo importante nel panorama della ricerca, poiché era riconosciuta come organo scientifico indipendente dalle ideologie politiche dominanti nell’Italia.

Reto Bezzola: l’approccio storiografico

Dal 1929 il francesista e romanista Reto Bezzola fu docente privato presso il seminario, per storia della letteratura francese, italiana moderna e romancia. Fondò il modulo del seminario di letteratura italiana e dal 1938 divenne professore straordinario, dopo aver tenuto una lezione inaugurale sull’opera di Francesco Chiesa; divenne ordinario della cattedra dal 1945 fino al 1968. I materiali conservati presso l’archivio universitario dimostrano un’attenzione di Bezzola per lo scambio culturale e in particolare accademico fra la Svizzera e l’Italia: il 4 novembre 1946 invitò il critico teatrale Silvio D’Amico, ospite presso il politecnico, a tenere in seno al proseminario di letteratura una lezione sulla Commedia dell’Arte; il 14 novembre invece propose a Luigi Russo – che tenne una conferenza sul tema “La gioventù in Italia nell’ultimo venticinquennio” presso l’Associazione Svizzera per i Rapporti Culturali ed Economici con l’Italia – a svolgere una lezione di storia della letteratura per la sua Vorlesung.

L’approccio di Bezzola, molto diverso da quello della critica stilistica di Spoerri, era uno di tipo storiografico: una delle opere di maggiore importanza di Bezzola difatti fu Les origines et la formation de la littérature courtoise en Occident (500-1200) opera divisa in tre parti e uscita tra il 1944 e il 1963. Dopo il ritiro di Spoerri nel 1956 assunse la letteratura italiana antica e moderna e la francese antica. Nel 1965 venne invitato in occasione del settimo centenario della nascita di Dante a tenere una conferenza presso il Congresso Internazionale di Studi Danteschi che si tenne a Firenze, Verona e Ravenna dal 20 al 27 aprile al quale parteciparono studiosi provenienti da tutto il mondo; l’invito giunse all’Università di Zurigo da Raffaello Ramat, presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni in una lettera del 15 dicembre 1964.

L’ibero-romanistica

Nel 1925 Arnald Steiger conseguì l’abilitazione per filologia romanza, con i suoi contributi nell’ambito della linguistica ispano-araba e l’etimologia ispano-semita. Viene considerato il fondatore degli studi ibero-romanzi in Svizzera. Nel 1933 divenne professore straordinario e dal 1945 al 1957 ordinario (dal 1950, dopo il ritiro di Jud incorporò nella cattedra di linguistica ibero romanza la linguistica francese).

Gli anni Cinquanta e Sessanta

L’incremento delle cattedre

Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta il seminario visse un nuovo periodo di crescita. Nel 1950 Jud si ritirò dalla cattedra e il suo posto venne preso da Konrad Huber (specializzato in linguistica italiana e romancia). Con Jud lo studio della linguistica italiana a Zurigo era assorto a fama internazionale per via della metodologia fondata sulla dialettologia e l’analisi diacronica della lingua; Huber venne dunque scelto per la vicinanza metodologica al predecessore. Sei anni più tardi anche Spoerri lasciò Zurigo, liberando il posto che venne occupato da Georges Poulet, francesista esperto di letteratura moderna e contemporanea. Nel 1957 infine venne dimesso Arnald Steiger, il cui successore fu Gerold Hilty, linguistica francese e linguistica e letteratura iberoromanza.

Fino agli albori degli anni Sessanta il seminario era diviso in quattro cattedre ordinarie, due di linguistica e due di letteratura. A partire dagli anni Sessanta tuttavia si osserva un aumento continuo di ordinariati e straordinariati e le cattedre  divennero dodici e mezza (di queste due erano riservate per la linguistica italiana e romancia e una e mezza per letteratura italiana).



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