La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Bibliothek der Weltliteratur (Manesse)

Persone: Giuseppe Zoppi, Lavinia Mazzucchetti
Organi culturali: Mondadori, Artemis-Bibliothek
Archivi: Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori

Dalla sua fondazione nel 1944 la collana “Bibliothek der Weltliteratur” della casa editrice zurighese Manesse, dedicata a proporre al pubblico svizzero-tedesco classici della letteratura mondiale, pubblicò anche alcune opere italiane, grazie soprattutto all’attività di Giuseppe Zoppi.

La collana si affiancava idealmente (e poi continuò) al progetto della “Artemis-Bibliothek” della casa editrice Artemis, il cui obiettivo era diffondere opere della letteratura mondiale divise in quattro serie: russa, americana, spagnola, italiana (di quest’ultima fu incaricata Lavinia Mazzucchetti). La “Artemis-Bibliothek” tuttavia fallì in breve tempo (durò dal 1944 al 1948), e pubblicò molte meno opere di quelle inizialmente previste.

I titoli italiani

Dal 1946 al 1951 Zoppi curò per la collana la pubblicazione di cinque traduzioni:

  1. Die schönsten italienischen Novellen aus acht Jahrhunderten [antologia di novelle italiane dal Novellino a Pirandello] (1946)
  2. Vittorio Alfieri, Mein Leben [Vita], trad. di Hannelise Hinderberger (1949).
  3. Alessandro Manzoni, Die Verlobten [I promessi sposi], trad. di Alexander Lernet-Holenia (1950).
  4. Grazia Deledda, Schilf im Wind [Canne al vento], trad. di Bruno Goetz (1951).
  5. Luigi Pirandello, Meisternovellen [selezione di novelle], trad. di Percy Eckstein (1951).

Come si deduce da una lettera ad Arnoldo Mondadori del 13 aprile 1949 (), Zoppi aveva intenzione di pubblicare nella collana anche una selezione di racconti di Verga. Essa vide però la luce solo pochi anni dopo la sua scomparsa, nel 1955, nella traduzione di Rolf Schott e con postfazione di Fredi Chiappelli.

Fino alla fine degli anni Sessanta la “Bibliothek der Weltliteratur” pubblicò solo altre due opere italiane: il Decamerone di Boccaccio (1957), a cura di Paola Calvino e con traduzione di Gustav Diezel, e Piccolo mondo antico di Fogazzaro (1963), con traduzione di Laura M. Gutkind e postfazione di Adriano Soldini.


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