Il progetto

Il progetto «Scrittrici del primo Novecento», finanziato dall’istituto “Digitale Lehre und Forschung” dell’Università di Zurigo, nasce in collaborazione con la Cattedra di Letteratura italiana della Prof. Dr. Tatiana Crivelli Speciale (UZH) e con il gentile contributo dell’associazione “Museumsgesellschaft” di Zurigo, che ha messo a disposizione le opere qui consultabili in forma digitale.

«Scrittrici del primo Novecento» dialoga con il crescente interesse delle studiose e degli studiosi per la letteratura italiana scritta dalle donne, fruttuoso e vivace tanto in area italiana che angloamericana ma che si deve confrontare con alcune difficoltà ricorrenti. Nel caso che qui ci interessa, delle opere di donne del primo Novecento, la maggiore difficoltà è senz’altro da individuare nella difficile reperibilità dei testi, spesso privi di ristampe recenti e conservati in poche biblioteche, e che qui vengono resi accessibili online.

Protagoniste di questo progetto sono Ines Castellani Fantoni Benaglio, Ida Finzi, Beatrice Speraz, Clarice Tartufari e Virginia Tedeschi Treves, autrici variamente prese in considerazione dagli studi di critica letteraria. «Scrittrici del primo Novecento» si propone di contribuire alla riscoperta di queste figure autoriali e alla valorizzazione delle qualità letterarie dei loro scritti. A tale scopo sono state digitalizzate e rese accessibili online alcune delle loro opere, scelte dalla ricchissima biblioteca della “Museumsgesellschaft” zurighese, e altrimenti non disponibili al momento della cernita. Allo stesso tempo, i testi sono stati contestualizzati attraverso la stesura dei profili biografici delle autrici, la ricostruzione della loro produzione letteraria e la raccolta di riferimenti bibliografici. Delle biografie di Virginia Tedeschi Treves, Beatrice Speraz e Ida Finzi, così come della stesura dei relativi apparati bibliografici si è occupata Valeria Iaconis, mentre Michela Bertossa oltre a dedicarsi alle figure e agli apparati di Ines Castellani Fantoni Benaglio e di Clarice Tartufari ha disegnato i ritratti delle autrici.

Chi ha ideato, collaborato e sostenuto il progetto «Scrittrici del primo Novecento» crede fermamente nella necessità di riscoprire e valorizzare quella che Antonia Arslan ha definito la «galassia sommersa» delle autrici italiane. I temi dell’educazione e dell’istruzione delle donne, così come del loro ruolo nella vita privata e quella pubblica, che sono trattati, tra gli altri, nelle opere qui rese disponibili, dimostrano infatti una profonda attenzione delle autrici per la propria epoca storica, che si traduce nella codificazione e nella rappresentazione in forma narrativa, poetica e teatrale della complessità delle problematiche e dei paradossi vissuti dalle donne italiane all’indomani dell’Unità di Italia. Lungi dall’essere meramente romanzi “di consumo” o “d’intrattenimento”, questi testi sono in dialogo con una realtà storica che vede nascere le prime battaglie emancipazioniste e sono depositari della memoria storica delle rivendicazioni delle donne.

Nella nostra contemporaneità si assiste a un lavoro internazionale di recupero delle esperienze letterarie delle donne, a cui «Scrittrici del primo Novecento» intende dare un contributo, nella speranza non di arricchire il canone letterario esistente, ma di metterne in crisi i parametri di valutazione e inclusione.

Contatto: Segreteria della Cattedra di letteratura italiana (segrlettit@rom.uzh.ch)