Perucchi Rensi, Lauretta

Data di nascita: 1873
Luogo di nascita: Ascona
Data di morte: 1966
Luogo di morte: Genova
Nazionalità: svizzera

Educata al Collegio Manzoni di Maroggia, lavora come insegnante presso la Normale femminile di Locarno nel 1893. L’anno successivo diventa la prima Ispettrice Cantonale degli Asili. Nel 1899 sposò Giuseppe Rensi (1871-1941), da cui ebbe due figlie, Algisa (1899-1994), ed Emilia (1901-1990). Nel 1907 lascia l’incarico di Ispettrice per insegnare presso la nuova Scuola Professionale femminile di Lugano. L’anno successivo la famiglia si trasferisce in Italia, per assecondare la carriera accademica di Giuseppe Rensi. Dopo aver vissuto a Verona, Ferrara e Firenze, la famiglia si stabilisce a Genova nel 1918. Qui Perucchi Rensi assume la presidenza della sezione ligure del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane e fonda un frequentatissimo salotto, a cui parteciparono diversi antifascisti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale le viene affidata l’amministrazione della Casa di Riposo e d’Educazione di Genova-Doria e, nel 1956, è la prima donna insignita dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica.

Perucchi Rensi collabora a «La Chiosa» durante il primo anno di attività, occupandosi attivamente del tema del lavoro femminile. Già in Lavoro femminile ((anno. I, n. 2, 27 novembre 1919.)) affermava che «nel nuovo campo di lavoro creato dalla società nuova, la donna deve afferrare tutto il lavoro compatibile con le sue forze fisiche (inferiori a quelle dell’uomo), con la sua capacità mentale, con le sue speciali attitudini e, finalmente, con la maternità». Che la Prima Guerra Mondiale avesse cambiato le dinamiche della società e spinto le donne fuori dalla sfera privata è un’idea che ritorna anche in Lavoro e casa ((anno I, n. 4, 11 dicembre 1919.)) in cui Perucchi Rensi cerca un punto di equilibrio tra nuove possibilità e domesticità: «Molti vedono nel lavoro femminile un pericolo per il buon andamento della casa. È esatto. Ma è come vedere nei lavori dei campi un pericolo per la delicatezza delle mani. Ogni medaglia ha il suo rovescio» ((ivi.)) L’invito è una più attenta tutela delle lavoratrici e soprattutto delle madri da parte delle istituzioni. Sulla stessa linea si pongono i diversi articoli che segnalano la necessità di una più attenta legislazione sulla protezione dell’infanzia. Perucchi Rensi pubblica anche alcuni articoli specificatamente dedicati alla pedagogia ((cfr. la serie La tribuna delle madri, 14, 21, 28 ottobre 1920.)). Descrive inoltre con dovizia di particolari l’attività della sezione Ligure dell’Unione Nazionale Donne Italiane, di cui è presidentessa ((Lauretta Perucchi Rensi, Per una sezione Ligure dell’Unione Nazionale Donne Italiane, anno II, n. 24, 10 giugno 1920)) e, in linea con il taglio de «La Chiosa» promuove la costituzione di una Sezione femminile del Partito Liberale. ((Lauretta Perucchi Rensi, Orientamento politico femminile, anno II, n. 44, 28 ottobre 1920.))

Fonte: Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT)

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