Sestan, Ada

Dopo aver condotto gli studi tra Pisino e Trieste, Sestan lavora come istitutrice presso la famiglia Mrach, di forti ideali irredentisti. Esordisce come poetessa nel 1898 con Primi versi (Trieste, Schimpff), a cui seguono le raccolte Canti dell’Istria (Trieste, Mayländer, 1906) e Nuovi canti dell’Istria (Trieste, Mayländer, 1910). Pubblica inoltre su numerose riviste triestine, tra cui l’«Era Nuova» e «Umana». Dal 1923 al 1925 dirige la rivista bisettimanale «Femmina». Collabora a «La Chiosa» fino al 1922, curando principalmente le rubriche Lettere triestine e Lettere adriatiche. Le due corrispondenze si incentrano sui temi dell’irredentismo, dell’italianità, del contatto tra culture diverse, dell’integrazione e, in alcuni casi, del fascismo.

Fonte: Gabriella Ziani e Roberto Curci, Bianco, rosa e verde: scrittrici a Trieste fra 800 e 900, 1993.