La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

B. Croce – «Le odierne vite romanzate»

Conferenza radiofonica

Luoghi: Lugano
Organi culturali: RSI
Voci correlate: Italianità 


Il 4 ottobre 1936 Benedetto Croce tenne una conferenza per la Radio Monte Ceneri (oggi rinominata Radiotelevisione della Svizzera Italiana) dal titolo Le odierne vite romanzate e i vecchi romanzi storici. (la trasmissione può essere ascoltata nella sua interezza tramite il seguente link al sito della RSI). Vennero messe in circolazione delle copie stampate del testo della conferenza.

Benedetto Croce negli studi della Radio della Svizzera italiana (1936)

Per l’occasione il Radioprogramma pubblicò inoltre una pagina dedicata all’opera crociana.

Annuncio della conferenza di Croce sul «Radioprogramma» del 3 ottobre 1936.

La radio ticinese, che,  fin dagli esordi, si distanziò dal governo fascista italiano, assolse alla necessità di promuovere l’italianità elvetista in tutta la Svizzera e oltre confine. Etter nella Botschaft del 1938 riconobbe la radio come lo strumento più efficace per contrastare le spinte propagandistiche dei regimi nazifascisti e diffondere, invece, il senso identitario elvetista in ampi strati della popolazione svizzera. Ciò valse alla Radio Monte Ceneri la fama (che si portò appresso nel corso del Secondo dopoguerra) di radio anti-fascista. 

Nonostante alla base del progetto ci fossero degli intenti nazionalisti elvetisti forti, la radio dovette sottostare alla politica di neutralità della Confederazione, mantenendo un profilo cauto nei confronti del contesto politico internazionale. Per questa ragione gli interventi delle/gli intellettuali italiane/i, tenuti per Radio Monte Ceneri furono accuratamente ripuliti da qualunque accenno alla situazione politica internazionale; spesso le conferenze si limitavano a trattare tematiche letterarie e artistiche, relative ai secoli passati e non, invece, alla contemporaneità.

La conferenza di Croce, che trattava del rapporto tra i romanzi storici ottocenteschi e il genere delle biografie romanzate in voga nei primi decenni del Novecento, va letta in quest’ottica. In rapporto alla conferenza di Croce, Valsangiacomo osserva che essa

“fu un forte momento simbolico. Nonostante ci fosse una significativa presenza di intellettuali e artisti italiani si dalle prime trasmissioni, fu proprio quella conferenza di quindici minuti a diventare nel Secondo dopoguerra uno degli elementi centrali nella costruzione del ricordo antifascista della radio” (ivi, p. 9). 

– VALSANGIACOMO

Sull’origine e il ruolo della radiofonia per la diffusione della cultura italofona in Ticino si consulti:

  • Valsangiacomo Nelly, Dietro al microfono. Intellettuali italiani alla Radio svizzera (1930-1980), Bellinzona, Casagrande, 2015.

 

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