La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Jakob Job


Nato a Birmensdorf (ZH) nel 1891, il legame di Jakob Job con l’Italia risale sostanzialmente al periodo in cui, dal 1923 al 1927, fu direttore della Scuola Svizzera di Napoli. Job avrebbe successivamente rievocato questa sua esperienza napoletana in vari scritti di carattere poetico (Gedichte aus Italien, Bern 1930), narrativo (Scusate, signor. Geschichten aus dem Süden, Bern 1932),1 pedagogico (Ziele und Aufgaben unserer Schweizerschulen im Ausland, 1930), storico (Aus der Geschichte der Schweizerkolonie in Neapel, Genf 1932) e memorialistico (Im Dienste der Heimat. Erlebnisse an der Schweizerschule in Neapel, Zürich, 1935)2.

Viaggiatore appassionato, sono numerosissimi i volumi che Job in seguito avrebbe dedicato ai suoi viaggi in Italia, tra cui Sardinienfahrt (Zürich, 1944), Dome, Türme und Paläste. Eine Italienfahrt (Zürich-Stuttgart, 1954), Sizilien (Zürich 1961), Umbrien und Toskana (Zürich-Stuttgart, 1964).

Il ruolo di Job nel quadro dei rapporti italo-svizzeri, tuttavia, è legato in primo luogo alla sua attività di direttore della Radio-Genossenschaft di Zurigo nel periodo compreso tra il 1931 e il 1956. Il carteggio conservato presso la Zentralbibliothek di Zurigo (qui consultabile tramite una ricerca sulla nostra banca dati) e l’Archivio di letteratura a Berna permette di ricostruire la rete dei rapporti di Job con i principali attori della diffusione della cultura italiana a Zurigo tra cui in particolar modo Elsa Nerina Baragiola e Giuseppe Zoppi. Job seguiva attentamente le attività e la produzione degli ambienti intellettuali italofoni zurighesi dandogli voce e spazio nella sua programmazione radiofonica. Di conseguenza anche Zoppi e Baragiola si rivolgevano spesso a Job per segnalare artisti, scrittori, pubblicazioni, eventi da diffondere alla radio. Quando nel 1956 Job lasciò la radio, Elsa Nerina Baragiola in una lettera implicitamente riconobbe il grande merito di Job in questo senso, augurandosi che anche il suo successore potesse in futuro dedicare la stessa attenzione alla diffusione della cultura italiana in Svizzera ().

Job morì a Zollikon il 30 aprile 1973. Della sua lunga e poliedrica attività ci resta una vivace testimonianza autobiografica in un’intervista radiofonica intitolata Aus meinem Leben e realizzata per la Radio Zürich. Nelle tre puntate, trasmesse il 7, 14 e 21 agosto 1964 e reperibili nella nostra banca dati, Job si sofferma sugli anni della sua formazione zurighese e della frequentazione del circolo letterario di Hottingen (1891-1923, puntata 1), sugli anni del soggiorno a Napoli (1923-1927, puntata 2) e infine sulla propria attività di direttore di Radio Zürich (1931-1956, puntata 3).


  1. Una di queste storie, intitolata Luigi und seine Frauen, si legge in «Zürcher illustrierte», a. 8, n. 7 (1932)
  2. Da questo volume sempre la «Zürcher illustrierte» (a. 11, n. 3, 1935) anticipò un capitolo col titolo Schulleben in Neapel

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