La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Pittori e scultori italiani contemporanei

Mostra

→ Mostra, Kunsthaus, Antonio Maraini, Plinio Pessina, Giuseppe Zoppi, ASRI,


Dal 16 novembre 1940 al 12 gennaio 1941 il Kunsthaus di Zurigo ospitò una mostra co-organizzata dall’ASRI intitolata Pittori e scultori italiani contemporanei. Si trattò sostanzialmente di una parziale replica, limitatamente alla sezione italiana, della XXII Biennale di Venezia del 1940 che aveva da poco chiuso i battenti e che oggi viene ricordata come una delle Biennali più allineate al regime. Fatto sta che la scelta delle opere da esporre – come ci informa Antonio Maraini, Segretario Generale della Biennale, nell’introduzione al catalogo della mostra – fu compiuta «in gran parte nelle sale stesse della Biennale […] sempre di pieno accordo tra i rappresentanti del Kunsthaus e i rappresentanti del Ministero dell’Educazione Nazionale, sotto i vigili auspici, quanto ad organizzazione, del Ministero della Cultura Popolare».

Patrocinata da Pavolini e dal fior fiore delle istituzioni fasciste comprese le rappresentanze su territorio elvetico (Tamaro e Gemelli), si trattò di una esplicita manifestazione di regime a scopi chiaramente propagandistici e avallata dalle autorità svizzere a cominciare da Philipp Etter .

Ne diede notizia, oltre alla NZZ , anche l'”Archivio storico della Svizzera italiana”, XV, 3-4, luglio-dicembre 1940, p. 178:

A Zurigo è stata inaugurata nel novembre 1940, nella ‘Kunsthaus’, una mostra riuscitissima di pittori e scultori contemporanei, per iniziativa dell’Associazione Svizzera per l’incremento dei rapporti culturali ed economici con l’Italia. La mostra è stata posta sotto gli auspici del Ministero italiano della Cultura Popolare, con la collaborazione del Ministeri dell’Educazione Nazionale e della Segreteria della Biennale di Venezia.

All’inaugurazione erano presenti il Consigliere federale Filippo Etter, il nostro Ministro a Berna Ecc. Tamaro, il Ministro plenipotenziario Ottaviano Koch e molte personalità svizzere e italiane. Il discorso inaugurale è stato tenuto dal prof. Giuseppe Zoppi.

Il Cantone di Zurigo ha acquistato una tela di Casorati, e il Comune di Zurigo una di Carena.

La mostra è citata anche da Zoppi in Le nostre relazioni culturali con l’Italia (in ”Civitas”, 11, 1946), dove è menzionata una “Esposizione di arte italiana contemporanea” organizzata dall’ASRI.

 

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