Debiti di tipografia e gratitudine


A poche settimane dall’inaugurazione, «La Chiosa» naviga in cattive acque. Per sostenere le spese di produzione e distribuzione, Steno sollecita ai Perrone aiuti e anticipi sulle rate della pubblicità concordate (nelle lettere inviate in data 8, 11, e 24 dicembre 1919). Le richieste vengono ignorate dai fratelli Perrone fino al 30 dicembre 1919, quando, piuttosto seccati, rimproverano a Steno di aver trascurato i suoi impegni al «Secolo XIX» in favore della neonata pubblicazione. A stretto giro di posta (3 gennaio 1920), Steno si difende con vivacità dall’accusa, ricordando alcuni degli articoli da lei scritti per il quotidiano genovese e protestando il fatto che il progetto de «La Chiosa» rappresentasse per lei una ulteriore ragione di gratitudine e fedeltà verso i Perrone, e non una ragione di distacco.