Nata a Roma nel 1842, fu educata nel collegio del Sacro Cuore di Trinità dei Monti e si dedica assiduamente allo studio delle lettere classiche e delle lingue moderne (francese e l’inglese). Nel 1870 sposò il marchese Luigi Venuti, patrizio di Cortona, che la lasciò vedova nel 1882. Molto attiva nella vita culturale romana, è socia del consiglio dell’Arcadia e dell’Accademia etrusca di Cortona. Dal 1880 pubblica alcune raccolte poetiche, poi riunite nel volume Polymnia (1911). Si dedica inoltre alla produzione saggistica, alla traduzione dal francese e l’inglese, e ad opere didattiche e divulgative.
Per «La Chiosa» pubblica nel 1923 e nel 1924 due studi sulle donne del passato. Il primo è la serie Arcadia femminile ((anno IV, 11, 18 e 25 gennaio 1923)), dedicato alla presenza e alle attività delle donne nell’Accademia dell’Arcadia e segnalato come parte di un volume in corso di pubblicazione. Il secondo, Le Jatronee ((anno VI, n. 37, 11 settembre 1924)), si sofferma invece sulle donne medico della storia con una prospettiva europea.
Fonte: Enciclopedia Treccani