Barzini, Mantica

Data di nascita: 1892
Luogo di nascita: Salussola
Data di morte: 1941
Luogo di morte: Milano
Nazionalità: italiana
Attività: giornalista, scrittrice

Moglie di Luigi Barzini, da cui ha quattro figli, collabora per diversi anni al «Popolo di Italia» di Milano. Nel 1922 segue il marito a New York, dove collabora al «Corriere d’America».

Collabora a «La Chiosa» dalla fine del 1923 fino al 1925, con diverse novelle. Licenzia inoltre degli articoli di costume sul tema della beneficenza ((anno V, n. 49, 6 dicembre 1923.)) e sull’influenza dell’ambiente familiare nella formazione intellettuale con particolare attenzione al vissuto di scrittrici e artiste italiane e francesi. ((anno VI, n. 10, 6 marzo 1924.)) Altri articoli sono poi dedicati alle donne illustri del passato recente, ad esempio Marija Konstantinovna Baškirceva, di cui cita largamente il Journal, o a personalità contemporanee, come nel caso di Georgette Leblanc. Diversi i reportage sull’emigrazione italiana in America. Nell’articolo Terza Classe ((anno VI, n. 2, 10 gennaio 1924.)) al racconto delle dure condizioni della traversata transatlantica e delle pratiche di identificazione e ricongiungimento degli emigranti, si aggiungono delle riflessioni sul loro futuro nella “terra della libertà”: «I molto giovani potranno formarsi alla nuova febbre [di libertà], ma si vedono per istrada dei vinti, che hanno il viso devastato e la barba bianca e incolta; che trascinano le scarpe logore e i calzoni sfilacciati e sono ancora aggrappati alle più umili, alle più dure fatiche. I loro figli vinceranno, forse; ma allora, si saranno dimenticati di essere italiani». Ne Impressioni d’America, un articolo-lettera dedicato a Wanda Bruschi Gorjux, Barzini si sofferma sulla vita delle donne americane e, in particolare sulla loro gestione dell’attività domestica facilitata dagli elettrodomestici ((anno VII, n. 45, 5 novembre 1925.)).

Fonte: Bandini Buti, ad vocem