La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Elsa Nerina Baragiola

CorrispondentiFrancesco Chiesa, Otto Waser, Rudolf Jakob Humm, Giuseppe Zoppi, Max Niehans, Werner WeberPiero Bianconi, Gottlieb Hienrich Heer, Alice Vollenweider, Sigfried Streicher, Jakob Job, Herman Weilenmann, Emil Staiger, Adolf Ribi, Guido CalgariGiovanni Scheiwiller, Vanni Scheiwiller, Werner Zemp, Robert Faesi, Elisabeth Sulzer-Brock, Erich Brock, Mario Agliati, Elena Bonzanigo, Josy Priems, Elisabeth Feller, Giovanni Bianconi, Reto Roedel, Louis Gauchat, Theophil Spörri, Jakob Jud, Martha Amrein, Aline Hanna Bodmer, Bonaventura Tecchi, Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Diego Valeri, Ada Negri

Eventi: “Il sabato di lettura” mostra di autori ticinesi (Zurigo, inaugurata il 1.05.1944); Conferenza tenuta da Adolfo Jenni su Emilio Cecchi e Corrado Alvaro (Zurigo, 1941); Lettura di Francesco Chiesa (Locarno Monti, 1959).

Organizzazioni ed enti: Universität Zürich, Höhere Töchterschule Zürich, Volkshochschule, Orell Füsslie, Libreria Romanica, Bodmer Buchhandlung, NZZ, Schweizerische Monatshefte, Schweizerische Lehrerinnenzeitung, Schweizerisches Frauenblatt, Schweizerische Bücherzeitung, Landbote Winterthur, Die Schweiz, Bücherblatt, Gymnasium Helveticum, Schweizer Rundschau, Schweizerische Pedagogische Zeitschrift

Luoghi: Berna, Zurigo, Locarno, Lugano, Milano, Cividale del Friuli, Padova

Opere e curatele: Recensioni letterarie su periodici svizzero-tedeschi; Solicello, liriche moderne e canzoni popolari raccolte per uso scolastico da Elsa Nerina Baragiola e Margherita Pizzo; Francesco Chiesa, Alla gioia fuggitiva e altre poesie, scelte da Elsa Nerina Baragiola.

Elsa Nerina Baragiola si promosse come mediatrice culturale tra il pubblico a nord delle alpi, in particolare la città di Zurigo, e il panorama letterario dell’Italia e della Svizzera italiana della prima metà del Novecento. Nata a Strassburgo, ma cresciuta in Italia, si stabilì agli inizi del secolo a Zurigo, dove insegnò lingua e letteratura italiana presso la Höhere Töchterschule (dal 1902 al 1939) e l’Università di Zurigo (dove tenne dei corsi per un periodo di tempo non continuato dal 1918 al 1928). Accanto all’insegnamento scrisse un numero cospicuo di recensioni letterarie apparse in una dozzina di periodici svizzero tedeschi (tra cui la Neue Zürcher Zeitung).

1. La rete di contatti tra Svizzera e Italia e il lavoro di critica letteraria

I contatti epistolari con autrici e autori

Il lavoro di promotrice culturale e l’interesse nei confronti della letteratura in lingua italiana, spinsero Baragiola a intrecciare una rete di contatti che coinvolse autori e autrici della penisola (si ricordano in primo luogo Bonaventura Tecchi, Eugenio Montale, Ada Negri e Diego Valeri) e autori e autrici della Svizzera italiana (Francesco Chiesa, Piero e Giovanni Bianconi, Elena Bonzanigo e Valerio Abbondio).

I rapporti di amicizia intrecciati nel corso di quasi sessant’anni (dal 1912 al 1968) con le autrici e gli autori sono testimoniati da un corpus di lettere conservate negli archivi dei destinatari di Baragiola. Le tematiche affrontate negli scambi epistolari variano da argomenti di carattere personale, a suggerimenti critico-letterari. Esemplari sono le lettere inviate da Baragiola a Francesco Chiesa, conservate presso l’Archivio Prezzolini di Lugano.

I contatti nel settore del giornalismo

La rete di conoscenze, ricostruita dallo spoglio dei materiali archivistici, coinvolge, oltre ad autrici e autori italiani e svizzero-italiani, i nomi di persone legate a importanti testate giornalistiche svizzero-tedesche: ricordiamo Werner Weber, redattore della sezione Feuilleton della «Neue Zürcher Zeitung», Gottlieb Heinrich Heer, redattore della «Schweizer Bücherzeitung», Alice Vollenweider, critica letteraria presso la NZZ e Sigfried Streicher, redattore della «Schweizer Rundschau».

Dalla ricostruzione dell’epistolario risalta infine l’attenzione di Baragiola verso la radio, che riconobbe come un potente strumento di diffusione culturale. Sono diversi i casi in cui Baragiola mise in contatto scrittori e scrittrici, traduttori e traduttrici con importanti personalità radiofoniche, quali Jakob Job, collaboratore di «Radio Zürich» e «Radio Beromünster», Adolf Ribi, «Radio Beromünster», e Guido Calgari, «Radio Monteceneri».

Le recensioni e la critica letteraria

Baragiola fu attiva nel settore del giornalismo culturale, dove si distinse per la pubblicazione di oltre 150 recensioni letterarie, pubblicate a partire dal 1909 presso una dozzina di periodici e riviste svizzero-tedeschi: NZZ, Schweizerische Monatshefte, Schweizerische Lehrerinnenzeitung, Schweizerisches Frauenblatt, Schweizerische Bücherzeitung, Landbote Winterthur, Die Schweiz, Bücherblatt, Gymnasium Helveticum, Schweizer Rundschau, Die Schweiz, Schweizerische Pedagogische Zeitschrift.

La scrittura giornalistica di Baragiola riflette l’intimità del rapporto che essa intrecciò con le autrici e gli autori. Le opere vengono presentate al pubblico in chiave fortemente impressionistica: è esaltata la dimensione estetica del testo, che spesso è definita tramite un giudizio personale e soggettivo.  L’analisi è incentrata in maniera preponderante sullo stile della scrittrice o dello scrittore: la lettura che ne risulta rispecchia pienamente le note critico-letterarie espresse nello scambio epistolario privato tra Baragiola e gli autori e le autrici.

È notevole che Baragiola abbia dedicato oltre un terzo delle proprie recensioni agli autori della Svizzera italiana, di cui legge e commenta puntualmente le nuove uscite, intercalandoli con gli autori italiani più noti.

2. I contatti con le librerie zurighesi: Romanica e Bodmer

Baragiola riconobbe la necessità di rendere disponibili, specialmente nell’area germanofona, le edizioni dei libri italiani. Strinse una salda amicizia con Martha Amrein-Widmer, collaboratrice prima della libreria “Zum Elsässer” e poi direttrice della libreria “Romanica”, e fu in continuo contatto con la libreria “Bodmer”, che sotto consiglio di Baragiola espose in vetrina i libri degli svizzero-italiani Chiesa e Bianconi (Cfr. Lettera di Elsa N. Baragiola a Piero Bianconi (29 e 30 luglio 1943).

Inoltre, procurò alcune copie delle novità letterarie italofone  per la biblioteca della Museumsgesellschaft e del Romanisches Seminar.

3. L’interesse per la traduzione

Baragiola si mobilitò per la diffusione delle traduzioni di testi narrativi e poetici: perciò intrecciò i contatti con uomini e donne (per lo più misconosciuti dalla critica letteraria), che tradussero dall’italiano in tedesco e viceversa. Lesse e corresse le bozze e commentò la forma e lo stile delle traduzioni.

Esemplare è il caso di Werner Zemp, che le inviò una copia della traduzione di alcune poesie di Giovanni Pascoli, tra cui Dall’argine e La quercia caduta. (Cfr.: Lettera di Elsa Nerina Baragiola a Werner Zemp (4 maggio 1959)). Le traduzioni non sono state ritrovate tra le carte d’archivio di Werner Zemp, inoltre non sembrano essere state pubblicate e messe in circolazione. Dalla lettera di Baragiola tuttavia si deduce che Zemp si occupò di un numero ampio di poesie pascoliane.

L’interesse di Baragiola non fu rivolto soltanto alla traduzione e diffusione delle traduzioni tedesche di autori e autrici italiani, ma anche degli svizzeri italiani. Esemplare è il caso della traduzione della Calliope di Chiesa, svolta da Hannelise Hinderberger, che Baragiola recensì nell’articolo Dichter und Nachdichter: zu Hannelise Hinderbergers Übersetzung von Chiesas “Calliope” (NZZ, 13 dicembre 1959).

4. La curatela editoriale

Le antologie scolastiche

Un ulteriore aspetto del lavoro mediatico di Baragiola si riscontra nella curatela di diverse antologie di poesie e di testi narrativi italofoni ad uso scolastico. In collaborazione con la collega della Töchterschule zurighese Margherita Pizzo, compilò a partire dal 1921, cinque raccolte, che riflettono il programma scolastico del ginnasio femminile. La più importante è Solicello, una raccolta di poeti e poetesse “post-carducciani”, edita in cinque diverse versioni, che rappresenta il canone poetico promosso da Baragiola. Le cinque edizioni accolgono di volta in volta autrici e autori nuovi, sia esordienti che veterani, adatti alle esigenze dell’insegnamento dell’italiano come lingua seconda.

Le antologie vennero pubblicate presso l’editore Orell Füssli (nella collana Raccolta di Letture Italiane) e sono caratterizzate dal formato tascabile e dalla completa assenza di introduzioni e note ai testi. Le curatrici sostennero la necessità che i giovani lettori si potessero accostare ai testi senza essere influenzati da una voce esterna.

La collaborazione con l’editore Scheiwiller

Baragiola collaborò negli anni ’50 con la casa editrice milanese «All’Insegna del Pesce d’Oro» per la pubblicazione della raccolta di Giovanni Bianconi Diciotto poesie ticinesi (edita nel 1951 da Giovanni Scheiwiller) e dell’antologia di Francesco Chiesa Alla gioia fuggitiva (edita nel 1953 dal figlio Vanni Scheiwiller).

Terminata l’edizione della raccolta di Chiesa, la donna propose a Scheiwiller di pubblicare la traduzione di Elena Bonzanigo della novella Die drei Falken di Werner Bergengruen: l’editore tuttavia rifiutò la proposta e il testo venne stampato soltanto nel 1962 presso le «Edizioni svizzere per la gioventù» di Zurigo.

5. Il dottorato ad honoris causam presso l’Università di Zurigo

Per il lavoro di mediazione culturale il seminario di romanistica dell’Università di Zurigo conferì a Baragiola il titolo di dottore ad honoris causam “wegen der hervorragenden Verdienste um die förderung der italienischen Studien in Zürich”, in occasione del suo cinquantesimo compleanno nel 1931. (Cfr.: Beantragung des Doktortitels für Elsa Nerina Baragiola (22 aprile 1931).

Opere:

  • Recensioni letterarie su periodici svizzero-tedeschi.
  • Wilhelm Münch, nach einem Vortrage von E. N. Baragiola, Zürich, Separatdruck aus der «Schweiz. Pädagog. Zeitschrift», Heft V, Jahrgang 1909.
  • Enrichetta Usuelli-Ruzza, eine italienische Erhieherin und Dichterin, nach einem Vortrage con E. N. Baragiola, Zürich, Sepraratdruck aus der «Schweizerischen Lehrerinnenzeitung», 1909.
  • Vom Neuphilologentag in München, Separatdruck aus der «Schweiz. Lehrerzeitung», 1906.
  •  Der Unterricht in der zweiten Fremdsprache, insbesondere der Italienischunterricht, von E. N. Baragiola, Vortrag gehalten am Basler Ferienkurs für Mittelschullehrer im Oktober 1924.

Curatele:

  • Francesco Chiesa, Alla gioia fuggitiva e altre poesie, scelte da Elsa Nerina Baragiola, a c. di E. N. Baragiola, All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano. 1953.
  • Giovanni Bianconi, Diciotto poesie ticinesi, scelte da Elsa Nerina Baragiola, a c. di E. N. Baragiola, All’Insegna del Pesce d’Oro, Milano, 1951.
  • Solicello, liriche moderne e canzoni popolari raccolte per uso scolastico da Elsa Nerina Baragiola e Margherita Pizzo, Orell Füssli (Raccolta di letture italiane), Zurigo:
    • I ed.: 1921 (non è per Orell Füssli, ma per la Tipografia J. Rüegg Söhne, Zurigo 1).
    • II ed.: 1932 (rifusa e accresciuta).
    • III ed.: 1937 (ridotta e rifusa).
    • IV ed.: 1942 (riveduta e aggiornata).
    • V ed.: 1949 (riveduta e aggiornata).
    • VI ed. (identica per contenuto alla V): 1960.
  • Solchi e voli: brevi prose di autori d’oggi scelte per uso scolastico da Elsa Nerina Baragiola e Margherita Pizzo, Orell Füssli (Raccolta di letture italiane), Zurigo:
    • I ed. 1933.
    • II ed.1934 (riveduta).
  • Da San Francesco al Carducci: liriche scelte per uso scolastico da Elsa Nerina Baragiola, Orell Füssli (Raccolta di Letture Italiane), Zurigo. 1936.
  • Vita piccola e grande, prime brevi letture di autori d’oggi scelte per uso scolastico da Elsa Nerina Baragiola e Margherita Pizzo, Orell Füssli (Raccolta di Letture italiane), Zurigo:
    • I ed. 1933.
    • III ed. 1939 (rinnovata).
    • IV ed. 1943 (rinnovata e accresciuta).
  • Dal Pascoli ai poeti d’oggi, liriche raccolte per uso scolastico da Elsa Nerina Baragiola e Margherita Pizzo, Orell Füssli (Raccolte di letture italiane), Zurigo. 1937.

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