La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

F. Chiesa – «Alla gioia fuggitiva»

Monografia

Archivi: Fondo Scheiwiller, Centro APICE (Milano); Fondo Chiesa e De Haller-Chiesa, Archivio Prezzolini (Lugano).

Alla gioia fuggitiva è una raccolta di poesie di Francesco Chiesa, curata da Elsa Nerina Baragiola ed edita da Scheiwiller nel 1953. Si tratta di un piccolo volume, di formato tascabile, che contiene 31 poesie, di cui tre inedite.

1. Origine

Dalla lettura del carteggio tra Elsa Nerina Baragiola e l’editore Vanni Scheiwiller risulta che l’iniziativa di pubblicare un volume delle poesie di Francesco Chiesa sia da attribuire alla prima: difatti nella lettera a Giovanni Scheiwiller del 17 ottobre 1952 Baragiola scrisse: «Non sarebbe il caso di dedicare a lui [Francesco Chiesa] uno dei Suoi volumetti “Pesce d’oro”, intendo soprattutto ad una scelta di suoi sonetti e altre poesie brevi?» Avuto il sì da Vanni Scheiwiller, nella lettera del 24 ottobre 1952, Baragiola chiese di poter scegliere personalmente le poesie: «Se crede, m’incaricherei della scelta: sonetti e qualche altra poesia breve», richiesta a cui Scheiwiller acconsentì.

Due anni prima Baragiola fece pubblicare per All’Insegna del Pesce d’Oro la raccolta di Giovanni Bianconi Diciotto poesie ticinesi.

2. Forma e contenuto

Fin da subito l’interesse dell’editore è rivolto soltanto alle poesie brevi «sì da occupare ciascuna una sola pagina» (Scheiwiller a Baragiola, 18 ottobre 1952). Infatti nell’edizione stampata solamente sei poesie occupano due pagine, le altre una sola.

L’interesse di Scheiwiller, inoltre, è rivolto alle poesie inedite di Chiesa, che renderebbero il volume più interessante per il pubblico: «[…] prima di chiedere il permesso a Mondadori, non sarebbe meglio pubblicare qualche “in fondo al cassetto”?» (Scheiwiller a Baragiola, 25 ottobre 1952).

Baragiola però vorrebbe vedere un’antologia di poesie già conosciute: inizialmente la scelta della curatrice è rivolta alla raccolta L’artefice malcontento, pubblicata da Mondadori nel 1950, che per i lettori era di fresca data. Tuttavia sembra cambiare idea poco dopo aver avviato il lavoro di raccolta dei testi: nella lettera del 17 gennaio 1953 spiega di aver optato per alcuni estratti del poema Calliope. Scheiwiller nelle lettere seguenti torna a insistere sui vantaggi della pubblicazione di materiale inedito: «Sarei molto contento di pubblicare anche alcune poesie inedite di Francesco Chiesa, quelle «del cassetto» (tutte inedite sarebbe troppo bello!), per dare al volumetto una nota di novità. Questo è il mio voto, ma l’ultima parola è sua e di Chiesa» (Scheiwiller a Baragiola, 21 gennaio 1953). 

Il 7 aprile 1953 Baragiola inviò infine alla casa editrice il materiale per pubblicare la raccolta. Si tratta di 31 poesie, estratte da quattro diversi volumi, insieme a tre inediti ottenuti dal poeta. In questa fase redazionale il titolo era Risveglio e altre poesie scelte da Elsa Nerina Baragiola; il definitivo Alla gioia fuggitiva fu probabilmente suggerito da Scheiwiller, che riconobbe i vantaggi di un titolo inedito (Alla gioia fuggitiva è infatti una delle poesie nuove).

Appena ottenute le bozze del volume, Scheiwiller chiese da Mondadori il permesso di pubblicare le sei poesie tolte da La stellata sera; nell’arco di due giorni All’Insegna del Pesce d’Oro ottenne i diritti di pubblicazione (non è rimasta traccia di carteggio Scheiwiller-Mondadori, è dunque possibile che i due editori si siano visti di persona tra il 7 e il 9 aprile).

3. Metodo

Scheiwiller propose a Baragiola di accludere alla raccolta un commento alle poesie, e un’introduzione. Il volume effettivamente stampato nel luglio del 1953 tuttavia non contiene alcun intervento della curatrice; l’assenza di una cornice interpretativa rispecchia l’impostazione critica di Baragiola osservata altre volte, ad esempio nella curatela delle antologie di poesie ad uso scolastico Solicello. Nelle ultime pagine del libretto si legge solamente una nota con alcune informazioni biografiche su Francesco Chiesa.

4. La pubblicazione e omaggi

Nella lettera del 20 luglio 1953 Scheiwiller informò Baragiola che la pubblicazione era terminata con successo e che la reazione di Chiesa erafavorevole.

Alla lettera Scheiwiller accluse l’elenco dei propri omaggi (non conservato nel fondo Scheiwiller), al quale Baragiola rispose nella lettera del 27 luglio 1953: «M’interessa molto l’elenco degli omaggi. Mi domando se taluni modernissimi sapranno gustare la poesia di Chiesa, ma vorranno rispettarla, almeno così spero».

Baragiola a sua volta propose una la lista di omaggi: una copia di lusso a Francesco Chiesa e una copia a testa agli scrittori ticinesi Giovanni e Piero Bianconi, Valerio Abbondio e Elena Bonzanigo. Desiderava inoltre inviare una copia a Mario Agliati (redattore del «Cantonetto» e collaboratore di varie riviste e giornali), Giovanni Biscossa (giornalista, che fece la tesi di laurea sul Chiesa), Aldo Patocchi (xilografo, redattore dell’«Illustrazione Ticinese»), Irene Molinari (insegnante e autrice di vari scritti culturali), Techrz-Brivio (insegnante e autrice di critiche letterarie), Arturo Zorzi (redattore de «La Scuola»). L’elenco termina con il prof. Adolfo Jenni (Università di Berna), il prof. Fredi Chiappelli (Università di Losanna e Neuchâtel), il prof. Arnaldo Bascone (del Centro Studi Italiani di Zurigo), il prof. Piero Pizzo (letterato, Zurigo), il dott. Adolfo Ribi (della Radio Beromünster), Fritz Enderlin (ammiratore e traduttore di Chiesa), Maria Jud-Hunziker (Zollikon, una delle prime interpreti del poeta giovane), la dott.ssa Martha Amrein (collaboratrice della NZZ), Giuseppe Prezzolini (che definisce semplicemente come suo amico e conoscente). Baragiola inoltre chiese aSchewiller di spedire in deposito qualche copia alla libreria Romerio e alla libreria Jud di Locarno.


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