Una rivista raffinata


Il 6 ottobre del 1927, la redazione de «La Chiosa» annuncia nuovi, importanti cambiamenti: «Il prossimo numero della Chiosa uscirà domenica 16 ottobre. È la realizzazione della promessa che avevamo fatta alle nostre lettrici e dell’impegno che avevamo preso con il pubblico poche settimane or sono, perché La Chiosa uscirà domenica 16 ottobre completamente trasformata, assolutamente irriconoscibile. FORMATO, VESTE TIPOGRAFICA e CONTENUTO saranno completamente diversi da oggi. Le signore troveranno nella nuova Chiosa tutto ciò che è possibile esigere da un settimanale femminile di attualità, dai figurini di moda ai consigli pratici su tutte le questioni riguardanti la casa e la moda, dalle curiosità più interessanti alle illustrazioni di tutti gli avvenimenti italiani ed esteri della settimana, dal romanzo alla novella, dall’articolo alla chiosa, dalla battuta di spirito alla vignetta, e, come ora, le nostre gentili abbonate potranno continuare a corrispondere e a cicalare con le amiche vicine e lontane affidandosi alla segretissima “Nonna” diventando cioè tutte “Nonnine” anche a vent’anni per discorrere del passato, del presente del futuro. I signori uomini vi troveranno molti argomenti interessanti, ché, un settimanale femminile come La Chiosa, prediletto dalle Signore, non potrà non essere tale da vivamente interessare il sesso forte che ha sempre un debole per tutto ciò che è amato o prediletto dalle donne».

I miglioramenti della testata rispetto alla grafica, l’impaginazione, e la qualità delle immagini sono evidenti ((cfr. ad esempio i numeri del 23 ottobre 1927 e del 6 novembre 1927)). Da notare è l’attenzione dedicata all’intestazione delle pagine, ognuna delle quali presenta una diversa decorazione. La maggiore godibilità del settimanale è però controbilanciata da uno svuotamento dei contenuti: oltre ai romanzi di appendice o alla novelle, su «La Chiosa» si pubblicano principalmente articoli su temi ameni, sulla moda (femminile o infantile), sull’arredamento della casa, o di argomento cinematografico.

«La Chiosa» è davvero irriconoscibile rispetto ai primi anni della sua attività e, avendo evidentemente esaurito la sua funzione, termina le pubblicazioni nel dicembre del 1927.