Ferrazzi, Rosa


Non sono reperibili notizie sulla biografia di Rosa Ferrazzi.

Collaboratrice de «La Chiosa» dal 1920 al 1925, i suoi articoli trattano principalmente di donne illustri (e controverse) del passato come Gabrielle d’Estrées e Lucrezia Borgia, di cui propone una riabilitazione sulla scorta degli studi di Catalano, Campori e Gregorovius. Numerosi anche gli articoli dedicati a temi letterari con particolare attenzione alla letteratura francese. Dell’attività culturale femminile si occupa in particolare in Un’Accademia femminile? ((anno V, n. 19, 10 maggio 1923)), dedicato alle scrittrici francesi e al riconoscimento istituzionale della loro scrittura, e in La gloria e il pane ((anno III, n. 43, 27 ottobre 1921)) in cui, invece, tratta della difficoltà, per le donne, di affermarsi nei campi culturali e letterari. Un altro filone indagato riguarda la femminilità esotica e, in particolare, giapponese ((Madame Chrysanthéme, anno IV, n. 30, 27 luglio 1922)) e scandinava ((Il voto e la donna in Scandinavia, anno VII, n. 5, 29 gennaio 1925)). Infine, in diversi articoli prende posizione su temi di attualità: in Ci imporranno il divorzio? ((anno II, n. 34, 19 agosto 1920)), si dichiara antidivorzista, in Maternità e lavoro ((anno IV, n. 8, 23 febbraio 1922)), prendendo spunto dall’omonimo saggio di Pericle Carlini, rivendica la necessità di leggi più attente alle madri lavoratrici.