«Caro Zoppi,
come ringraziarla delle infinite cortesie che mi ha usato? Nel Canton Ticino, e ovunque in Isvizzera, ma specialmente nel Canton Ticino, sono stato accolto con grandi affetti. Nonostante il numero di conferenze e di letture, è stato un viaggio che, moralmente e fisicamente, mi ha fatto bene. Cara Svizzera, la ricordo come un’oasi. Sa che dovrò tornare in settembre, nella prima decade, invitato dalle Rencontres internationales di Ginevra? Forse avrò in quell’occasione ancora il piacere di vederla?
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No ho avuto la fortuna di incontrare Sua figlia a Locarno per la firma dell’albo. Ma pioveva a dirotto e le sarà stato impossibile di venire
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Roma, Piazza Remuria, 3
il 29.5.1948