La tesi dottorale si concentra sull’autore rinascimentale Lodovico Domenichi, nato a Piacenza nel 1515, poligrafo e tra i più importanti esponenti del genere della facezia – racconto breve caratterizzato dal motto di spirito – per la sua raccolta «Facetie, motti, et burle, di diversi signori et persone private». L’opera dispone di diverse edizioni, in cui il numero di facezie aumenta progressivamente; tanto che l’ultima edizione consta di 989 facezie, suddivise in 7 libri.
Il progetto presenta un triplice scopo: 1) Si propone innanzitutto di colmare l’esistente vuoto critico-letterario realizzando un’edizione commentata dell’opera; è richiesto pertanto uno studio diacronico delle edizioni a stampa della stessa, e la trascrizione interpretativa di tutte le facezie, completata da note a piè di pagina e saggio introduttivo. 2) Per poter rintracciare le fonti consultate dall’autore nella genesi dell’opera è opportuno analizzare i commenti inseriti al termine di ciascuna facezia, che talvolta ne dichiarano la provenienza, ed analizzare i testi dei maggiori esponenti del genere, dall’epoca antica a quella moderna. 3) Infine, lo studio del genere facezia sarà condotto attraverso la consultazione della trattatistica rinascimentale e umanistica, dal De Sermone di Giovanni Pontano al Cortegiano di Baldassare Castiglione, che riflette sul ruolo del motto nella società cortigiana.

Profilo: Nel Luglio del 2022 ho conseguito con lode la laurea magistrale in Filologia della Letteratura Italiana presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, con una tesi volta ad indagare le tracce di oralità nella poesia popolare e giullaresca del Duecento (relatore prof. Vittorio Celotto). Dal 1° Febbraio 2023 sono dottorando in Letteratura Italiana presso il Romanisches Seminar dell'Università di Zurigo, con una tesi incentrata sulla figura di Lodovico Domenichi e sul genere della facezia. L'analisi si estende allo studio del genere della biografia e dell'evoluzione della novella tra il XIV e il XVI secolo.