La mia ricerca si pone come obiettivo quello di indagare il rapporto che intercorre tra le Operette morali di Giacomo Leopardi e un testo di Christoph Martin Wieland oggi di minor risonanza, ovvero i Göttergespräche. Sono convinta che chiamare all’attenzione un testo come quest’ultimo, affine alle Operette sia nelle tematiche sia nella ‘forma’, possa offrire molte soddisfazioni per il discorso attorno alle fonti tedesche utilizzate da Leopardi.
Il rapporto di Leopardi con la lingua e con la cultura tedesca è un rapporto che è stato, ed è tutt’ora argomento di grande discussione: su questo tema al momento possediamo già importanti studi come quello di Liana Cellerino e prima ancora di Giuseppe Pacella, di Walter Binni, nonché una tesi di laurea diretta dall’Università di Zurigo.
L’evidente affinità riguarda i temi trattati, la forma dialogica dell’opera, l’impiego dei personaggi e il fatto stesso che entrambi gli autori si rapportino al modello lucianeo. Queste evidenze fanno sì che si possa parlare di una ‘consonanza stilistica’ percepibile fin dalla prima lettura delle due opere. Tale vicinanza tra i testi permette di iniziare un’analisi del testo che mira ad evidenziare relazioni e differenze.