La gita a Chiasso

Trent'anni di sconfinamenti culturali tra Svizzera e Italia (1935-1965)

Lettera di Arrigo Solmi ad Attilio Tamaro su sequestro “Archivio storico della Svizzera italiana” (s. d.)

Solmi chiede l’intercessione del Ministro d’Italia a Berna Attilio Tamaro affinché “Archivio storico della Svizzera italiana” non sia più sequestrato alla frontiera.

Trascrizione:

 

Caro Tamaro,

Permettimi di chiederti un consiglio. Sono stato indirettamente informato che l’“Archivio storico della Svizzera Italiana” è stato colpito dall’autorità svizzera dal divieto d’ingresso nel territorio della Confederazione, in applicazione al.

Se le informazioni che mi sono giunte non solo inesatte, l’“Archivio” è l’unica rivista italiana colpita da questa riserva. Per effetto di essa, l’annata 1939, pubblicata nel marzo 1940, non è arrivata oltre la frontiera, e tutti gli esemplati destinati alla Svizzera sono stati andati distrutti dispersi. Di più, per quanto sul contenuto del fascicolo 1-2 del 1940 il Ministro della Confederazione a Roma, signor Ruegger, aveva riferito a Berna in termini estremamente favorevoli e avesse avuto assicurazione [p. 2] che per esso la misura era stata contromandata, un disguido deplorevole ha portato per conseguenza che anche esso, alla frontiera, subisse il sequestro perché le autorità svizzere locali non avevano ricevuto il contrordine.

Ora sta per uscire è uscito in Italia il fasc. 3-4. Appena ne riceverà un esemplare, sono certo che il Ministro Ruegger riferirà Il Signor Ruegger riferirà Ministro svizzero di qui ha riferito nel medesimo senso: ma non sarebbe il caso che l’autorità competente di Berna egli non ha che facoltà di proposta; e l’esperienza recente mi insegna che se il buon senso prevale nelle Autorità alle quali egli fa direttamente capo, non sempre la sua voce è ascoltata da tutti. Ora il buon senso E sta di fatto che mentre in Italia molti periodici si fanno eco di una forte corrente dell’opinione pubblica italiana che manifesta senza eufemismi il suo malcontento contro la Svizzera, nessuno [p. 3] di essi è colpito dal Governo della Confederazione: ed è sola mentre è colpita la sola rivista che, tenendosi in un campo rigorosamente scientifico, ha un atteggiamento non equivoco di cordialità e di comprensione verso la Svizzera e la sua cultura.

Non vorrei in alcun modo gravare il tuo compito accrescere le cure che il tuo compito alto e delicato richiede da te, pregandoti di un “passo” verso qualcuno del Governo di Berna: ma se, in via ufficiosa e senza troppo fastidio tuo, tu avessi modo, sia pure indirettamente, di far intendere l’opportunità di far cessare questa situazione paradossale, renderesti un prezioso servizio a me, e, credo, faresti opera utile alla conservazione dei buoni della normalità dei rapporti tra l’Italia la nostra Patria e la Svizzera.

Ciò tanto più che l’“Archivio” ha trovato finalmente un editore volonteroso, il dott. Gaslini dell’ISPI; e si è assicurato il Patronato della [p. 4] Reale Accademia d’Italia, sotto i cui auspici uscirà nel 1941, per volontà dell’Eccellenza Federzoni: condizione che agevoleranno accresceranno l’efficienza assicurata anche dalla collaborazione di molti valenti studiosi svizzeri eminenti, che il Prof. Ferretti ha saputo indurre ad essere della nostra famiglia.

Con cordialissimi saluti fascisti


Tipo di documento: Lettera
Autore: Arrigo Solmi
Destinatario: Attilio Tamaro
Lingua di pubblicazione: Italiano
Luogo / paese di pubblicazione / produzione: Roma
Datazione: S. d.

Persone menzionate: Ruegger; Gaslini; Federzoni
Archivio: Archivio del Centro Studi per la Svizzera Italiana - Accademia dei Lincei
Tipo di supporto: Cartaceo
Segnatura: B. 4, f. 30

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