Papini informa Zoppi, con tono piuttosto seccato, che si riserva di decidere se accettare l’invito a tenere una conferenza a Zurigo nel giugno 1942. Conferma invece un’altra conferenza a Lugano il 5 giugno 1942. Trascrizione:
10, via Guerrazzi, Firenze
18 Maggio 1942
Caro Zoppi, se dobbiamo diventare amici (com’è mio desiderio) bisogna che mi conosciate meglio, cioè che abbiate presenti le mie condizioni. Io son mezzo cieco. Sono entrato nel sessantaduesimo anno. Detesto far conferenze, discorsi ecc. Ciò significa: 1°) Ch’io non posso leggere ad alta voce. Debbo improvvisare e non sono abituato: doppia, triplice fatica. 2°) Che non posso fare sforzi, ai quali non sono avvezzo, più giorni di seguito. 3°) che la vera ragione della mia venuta a Zurigo, come sapete, non è quella di far conferenze ma, purtroppo, di far visitare i miei rovinatissimi occhi.
Il 3 giugno parlerò a Lugano (accettai quella proposta per ragioni che facilmente comprenderete) ma volentieri avrei fatto a meno di ripetere la mia conversazione. Spero ad ogni modo, di potervi confermare ma purché mi date un po’ di respiro. Il 5 sarò a Zurigo, il 6 sarò visitato da Vogt, – potrei, se non vi saranno contrattempi e impedimenti, parlare il giorno 8 (o 9?). Di più non posso dirvi.
Ho veduto, nella Festa di questa settimana, gli articoli a voi consacrati e mi hanno accresciuto il desiderio di parlare con voi. A presto, dunque. Io sarò a Firenze fino al 30. Vi mando due ritratti di epoche diverse. Cordiali saluti dal vostro
Giovanni Papini