La tradizione testuale

Si sono scelti per questa sezione l’autografo hamiltoniano (Codice Hamilton 90, Berlino, Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz (B)); il Codice Laurenziano Pluteo XLII 1 (Firenze, Biblioteca Laurenziana (MN), cui fa ricorso Branca per colmare le lacune dell’autografo nella sua edizione critica; il Codice parigino italico 482 (7260) (Paris, Bibliotèque Nationale (P)) e le due stampe Deo Gratias (Dg) e Giuntina del 1527. L’informatizzazione di B, MN e P rappresenta anche un utile contributo allo studio delle varianti di autore. Poiché Branca ha individuato in P la fase redazionale del Decameron licenziata da Boccaccio intorno al 1350 e in B e MN, invece, una versione successiva, databile agli anni ’70, la copresenza dei tre testimoni nello stesso CD-Rom, favorendo il confronto puntuale tra di essi, risponde all’esigenza di individuare le varie fasi del processo compositivo. La riproduzione elettronica dei principali testimoni manoscritti e a stampa della tradizione decameroniana sarà accessibile sia attraverso il testo del Decameron, sia separatamente, permettendo così ad ogni utente di verificare direttamente le divergenze di lezione fra i testimoni. Per una miglior fruizione e intellegibilità tutte le testimonianze saranno corredate da descrizione, tavola, note e bibliografia. All’interno dei testi riprodotti una funzione di zoom, permettendo un ingrandimento notevole della scrittura e mitigando quindi le difficoltà di lettura, renderà superflua una trascrizione diplomatica.