Gerusalemme in un pavimento musivo (Medeba map)
I PELLEGRINI E LE VIE DI PELLEGRINAGGIO
" Peregrini si possono intendere in due modi, in uno largo e in uno stretto: in largo, in quanto è peregrino chiunque è fuori della sua patria; in modo stretto non s'intende peregrino se non chi va verso la casa di Sa' Iacopo o riede. E' però da sapere che in tre modi si chiamano propriamente le genti che vanno al servigio de l'Altissimo: chiamasi palmieri in quanto vanno oltremare, la onde molte volte recano la palma; chiamansi peregrini in quanto vanno a la casa di Galizia, però che la sepoltura di Sa' Iacopo fue più lontana della sua patria che d'alcuno altro apostolo; chiamansi romei quanti vanno a Roma".
Così scrive Dante nella Vita nova tracciando un preciso quadro d'insieme delle cosiddette "peregrinationes maiores" la cui pratica era assai diffusa nel Medioevo.
Scopo del viaggio era la visita ad un luogo particolarmente significativo per un cristiano, un sito reso sacro dalle presenza di preziose reliquie.
La Terra santa e la città di Gerusalemme, sin dai tempi più antichi, avevano attirato schiere di pellegrini desiderosi di ripercorrere i luoghi in cui Cristo era vissuto e visitare il Santo Sepolcro: coloro che vi si recavano erano chiamati "palmieri" perché portavano, al loro ritorno, la palma di Gerico.
La chiesa del Santo Sepolcro
Già dal IV secolo è documentato il trasferimento di vari monaci che raggiunsero la Palestina al seguito di S.Girolamo per fondare, con l'aiuto di alcune donne della nobiltà romana, una comunità religiosa a Betlemme. Il monachesimo in continua espansione, divenne un polo di attrazione per i pellegrini ed un valido supporto per i viaggiatori: i monaci si offrivano come guida e davano spesso ospitalità per la notte. È importante accennare al fatto che anche donne illustre facevano spesso pellegrinaggi:
Dopo un periodo di rallentamento nel VII secolo a causa della conquista islamica, un aumento del pellegrinaggio in Terrasanta si verificò a partire dalla fine del X secolo quando fu riaperta la via terra per Gerusalemme e cominciarono ad essere fondati degli "ospedali" che, lungo il percorso, dovevano assicurare ospitalità ed assistenza ai pellegrini ed ai viandanti. Nello stesso periodo sorsero in tutta Europa chiese e monasteri dedicati al Santo Sepolcro: le chiese, in particolare, riprendevano nelle forme e nello stile il modello architettonico di tale costruzione religiosa. Ne sono un esempio significativo la chiesa di Neuvy Saint Sepulcre, in Francia, o la cappella interna alla cripta della chiesa di Acquapendente, località sita sulla Via Francigena, importante strada che, nel Medioevo, collegava Roma con i territori d'Oltralpe.
A Roma capitale della cristianità, i pellegrini confluivano da ogni parte d'Europa per venerare le reliquie di Cristo e dei primi martiri cristiani. A partire dalla fine del Duecento la "Veronica", una sorta di sudario in cui si voleva che Cristo avesse impresso i suoi tratti, fu una delle reliquie più venerate. Si trattava di coloro che Dante chiama "romei". Dopo il 1300, anno in cui Bonifacio VIII proclamò il primo Anno Santo, il pellegrinaggio verso Roma si rafforzò notevolmente proprio grazie all'istituzione dei giubilei.
Famosi, per la grande affluenza di fedeli, oltre al primo, quello del 1350 a cui , secondo le testimonianze del Villani, parteciparono " cristiani con meravigliosa e incredibile moltitudine, essendo di poco innanzi stata la generale mortalità, e ancora essendo in diverse parti d'Europa".
Tutte le strade portano a Roma.... ma, fra tutte, la strada per eccellenza, fu la via Francigena, la più famosa strada italiana del Medioevo ancora oggi per lunghi tratti ben riconoscibile e percorribile. ospizio che accoglieva i viandanti sin dall'epoca Carolingia. Raggiunse Losanna, Besancon e, dopo aver percorso la fiorente Champagne, regione particolarmente rinomata per le sue fiere, toccò Reims ed infine Calais, dopo circa ottanta giorni di viaggio.
Santiago de Compostela cioè "la casa di Galizia ove si trovava la sepoltura di Sa' Jacopo", era la meta di coloro che Dante definisce "peregrini in senso stretto" .
Sita in Galizia, l'estrema regione occidentale della Spagna, Santiago conobbe la sua fortuna con il ritrovamento, nel IX secolo, del corpo dell'apostolo Giacomo (Santiago per gli spagnoli). Da quel momento e proprio nel luogo della sua sepoltura, si moltiplicarono i miracoli. Nell'ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha proclamato il Cammino di Santiago di Compostella "primo itinerario culturale europeo".
(Franchi Rosalba@ http:// www.geocities.com)