La tradizione medievale dello sciocco-furbo

La figura dello sciocco-furbo appartiene a un fondo di racconti folclorici. Le prime tracce di questo tipo di figura si trovano nella tradizione russa, in quella nordica e nel fondo culturale arcaico-romano.

Le caratteristiche dell'eroe sciocco sono l'appartenenza ad una classe sociale bassa, un'intelligenza superiore che viene nascosto dal simulare della stoltezza, i discorsi che non sembrano avere un senso, ma poi si rivelano 'intelligenti', e la capacità di svelare enigmi (BETTINI, 1989).

Nasr-Eddin Hoja è l'arabo del tipo dello 'sciocco-furbo', come il trickser della tradizione nord-americana e i francesi Jean le Scot e Jean le Diot. Altri esempi dello 'sciocco-furbo' sono il 'Tubert', figura del "briccone divino", lo spagnolo Juan Tonto, l'italiano Giufà, il rumeno Pacala, il tedesco Hans Dumm e il Till Eulenspiegel della tradizione germanica (ARMANDO BISANTI, p.49).

Chichibio, caratterizzato come ‚viniziano bergolo‘, è stato falsamente interpretato come personaggio ‚ sciocco‘ (vedi personaggi: Chichibio). Quindi il personaggio di Chichibio non proviene direttamente dalla tradizione popolare dello 'sciocco-furbo'.