Chichibio è introdotto come un veneziano tipico, cioè come una persona un po chiacchierona. Nel testo è nominato vinizian bugiardo e nuovo bergolo (DECAMERON, 1992, pp. 731-733), espressioni che si usavano per le persone che favellano e dimostrano caratteristiche leggeri, ridicoli o sciocche. Queste qualità sono associate nella seconda novella della giornata sei a madonna Lisetta, ugualmente di provenienza veneziana. Inoltre è introdotta come donna che sentia dello scemo (DECAMERON, 1992, p. 493). Evidentemente cè un legametra il comportamento sciocco di Lisetta nel rapporto con il frate Alberto è latto irresponsabile di Chichibio. Rileva nelle note il Branca (DECAMERON, 1992, p. 490):
Del resto costante fu nel Boccaccio una certa animosità verso Venezia e i Veneziani. Erano, certo, in parte ragioni politiche a determinarla (lamicizia con la grande rivale Genova - nemica di Pisa - fu uno dei pilastri della politica fiorentina sino alla fine del Trecento): e in parte forse i giudizi e i commenti che il B. aveva udito dai suoi amici romagnoli (specialmente a Ravenna), naturalmente non benevoli ai Veneziani per tradizionale ostilità; e si deve senzaltro aggiungere la rivalità commerciale fra Venezia e Firenze.