Inferno XVII, v. 43-60
Settimo Cerchio: I violenti contro natura ed arte stanno sotto la pioggia di fuoco con borse pendenti dal collo nelle quali sono raffigurati gli stemmi delle loro famiglie.
Cosiì ancor su per la strema testa
di quel settimo cerchio tutto solo
andai, dove sedea la gente mesta.
Per li occhi fora scoppiava lor duolo;
di qua, di là soccorrien con le mani
quando a' vapori, e quando al caldo suolo:
non altrimenti fan di state i cani
or col ceffo, or col piè, quando son morsi
o da pulci o da mosche o da tafani.
Poi che nel viso a certi li occhi porsi,
ne' quali il doloroso foco casca,
non ne canobbi alcun; ma io m'accorsi
che dal collo a ciascun pendea una tasca
ch'avea certo colore e certo segno,
e quindi par che 'l loro occhio si pasca.
E com'io riguardando tra loro vegno,
in una borsa gialla vidi azzurro
che d'un leone avea faccia e contegno.
Poi, procedendo do mio sguardo il curro,
vidine un'altra come sangue rossa,
mostrando un'oca bianca più che burro.