Apuleio, Le Metamorfosi
Lo scrittore latino Apuleio visse nel secondo secolo dopo Cristo. La sua opera più importante sono le Metamorfosi, conosciute anche sotto il titolo L'asino d'oro. Apuleio ha scritto le Metamorfosi tra il 180 e il 190 d. C..
A proposito degli intertesti della novella VI,4 del Decameron, Lee richiama lattenzione degli studiosi sulla trentunesima novella delle Metamorfosi (LEE, 1909).
Confronto con la novella boccacciana
La vicenda narrata da Apuleio contiene alcuni elementi che Boccaccio avrebbe potuto conoscere. Armando Bisanti nomina tre motivi comuni: "il cuoco protagonista, l'ambientazione fra cucina e tavola del padrone e il motivo della coscia dell'animale che viene rubata" (BISANTI, 1997, p. 50).
Anche in Apuleio esiste la relazione gerarchica tra cuoco e padrone. Anche se il lettore non conosce la reazione del padrone si puo suppore che il cuoco deve avere avuto paura del padrone, una paura talmente grande che lo porta fino allidea del suicidio. Questo fatto dimostra il grado della punizione che toccherebbe al cuoco se il padrone scoprisse il furto.
Tra Apuleio e Boccaccio notiamo due differenze: in Apuleio l'animale che viene privato d'una parte del corpo è un cervo e la coscia viene sottratta da un cane invece che dal cuoco stesso. Nonostante il fatto che non è stato il cuoco a rubare la coscia, il colpevole del furto è il cuoco perché ha appeso aveva coscia del cervo troppo in basso.