Allora Enan il Natas si voltò verso di me e digrignò i denti: aguzzò verso di me i suoi occhi come si affila una spada contro il nemico, e disse: Mi meraviglio di te. Contro di me hai blaterato con questo lungo discorso, hai tirato fuori i tuoi proverbi, hai chiamato me volpe e te stesso leopardo? Pensi forse che io abbia paura di te come la volpe del leopardo? Pensi forse che io volessi accecare i tuoi occhi parlando alle tue orecchie? Ha detto bene il Savio: Quando le parole abbondano non manca il peccato. Per lanima tua, per causa tua disprezzerei tutti i miei compagni e respingerei tutti i miei amici. Smettila con queste parole scherzose e schernitrici, perché esse sono vanità e follia. Partiamo, andiamo in un paese che non è il tuo paese, dove troverai ogni sorta di delizie. Ecco, io faccio con te il patto di essere tuo servo e tuo consigliere: per trovar favore ai tuoi occhi, trascurerò ogni mio bene".
Così mi incitò con dolci parole, e mi spinse con espressioni carezzevoli, perché la sua lingua era simile allolio di Aronne, che scendeva sullo scollo della sua tunica; e mi tirò con le corde del suo amore, e con le funi della sua benevolenza e della sua generosità; ed io gli dissi: Andrò a baciare i miei fratelli ed i miei amici; perché il fuoco del loro amore è nel mio cuore, e poi verrò con te in viaggio". Andai ad abbracciare tutti i miei amici, e piansi per loro, e nel mio cuore bruciavano le braci della separazione, e sulla mia faccia scendevano lacrime. E dopo che mi ebbe portato via dalla mia patria andai con lui per la via per la quale mi mise, e viaggiammo, e andammo per la strada maestra.
E dopo che fummo andati per un tratto di strada, e ognuno di noi cavalcava il suo asino, Enan mi disse: Porta tu me, o io porterò te; conduci tu me, o io condurrò te". Gli risposi: Ma tu cavalchi il tuo asino ed il il mio; come posso portare te o tu portare me? "Ed egli mi disse: Questo mi ricorda il fatto del persiano e delleunuco del re". Ed io gli dissi: E qual è questo fatto?"
Disse:
NOVELLA SETTIMA
Cera una volta un re che era fra i più grandi dei sapienti e dei re, ed aveva molte concubine: una notte sognò che vedeva una scimmia yemenita che balzava e saltava sul collo delle sue mogli e delle sue concubine. La mattina il suo spirito fu agitato, e la sua forza lo abbandonò, e disse in cuor suo: ciò significa che il re dello Yemen erediterà il mio regno, e giacerà colle mie mogli e colle mie concubine sul mio letto. Si alzò la mattina presto e gli si presentò uno dei suoi eunuchi, di quelli a cui era permesso di vedere la sua faccia; leunuco vide che il re era sospiroso e preoccupato, e che il suo cuore, caldo dentro di lui, ringhiava e ruggiva. Disse: Mio signore e re, perché sospiri, e perché ci privi così di ogni gioia? Svela il tuo segreto al tuo servo, figlio della tua serva, e forse toglierò dal tuo cuore la preoccupazione". E il re disse: Ho fatto un sogno, e ho sognato una cosa più amara della morte. Conosci in qualche luogo un uomo saggio e sapiente nel interpretare i sogni?" E leunuco disse: Ho sentito parlare di un uomo sapiente che abita alla distanza di tre giornate da noi: egli è sapiente e saggio, conosce il significato dei sogni e di molte altre cose; egli svela qualunque sogno profondo o nascosto. Raccontami il sogno, ed io andrò da lui". Il re gli raccontò il sogno e gli disse : Va in pace!"
Leunuco andò a casa e inforcò la sua mula, e si diresse verso la casa dellindovino. La mattina trovò un persiano che cavalcava il suo asino, e leunuco gli disse: Salve, lavoratore della terra, che sei terra e mangi terra!" E il persiano rise delle sue parole. Leunuco gli disse: Dove vai?" e il persiano gli disse: A casa mia." E leunuco disse: Portami, o io porterò te!" E quegli disse: Mio signore, come posso portarti, se tu cavalchi la tua mula ed io cavalco la mia? Andarono ancora per un tratto di strada, e videro un terreno pieno di grano, e il persiano disse: Guarda comè buono questo terreno! Le sue spighe sono chine per il troppo carico!" E leunuco disse: Se il suo grano non è mangiato!" Andarono ancora un po, e videro una torre alta e inaccessibile, di bella costruzione, posta sopra la roccia, e il persiano disse: Guarda quella torre, comè bella e inaccessibile!" Disse leunuco: La neve è sulla collina". E il persiano rise, perché era il mese di luglio, e non cera neve in tutto il mondo. Andarono ancora e videro una via piena di grano da una parte e dallaltra, e leunuco disse: Da questa strada e passato un cavallo cieco da un occhio, e come carico aveva da una parte olio e dallaltra aceto". Andarono ancora sulla strada della città e videro un morto che era portato alla tomba, e leunuco disse: Questo vecchio è morto o vivo?" E il persiano disse in cuor suo: Come mai ha laspetto intelligente, mentre è il più grande degli stupidi?" Ed ecco, si faceva sera, e leunuco disse: Vi è un luogo qui vicino per alloggiare?" Ed il persiano disse: Ecco, davanti a te cè un villaggio: là è la mia casa e la mia residenza; fammi lonore di venire a casa mia, ho molta paglia e fieno". Rispose: Ho deciso di fare come hai detto, e di venire a casa tua secondo la tua volontà". Andò a casa sua, mangiò e bevve, e diede da mangiare alla sua mula. Il persiano lo fece giacere nel suo letto, e si coricò con la moglie e le due figlie.
E a mezzanotte il persiano si svegliò dal suo sonno e disse a sua moglie e alle sue figlie: Quanto è sciocco questuomo che è venuto a casa nostra stanotte! Lho incontrato per la strada e mi ha stancato tutto il giorno coi suoi discorsi e mi ha annoiato con le sue chiacchere". Sua moglie gli disse: Quali sono state le sciocchezze che ha detto?" Ed egli le raccontò il fatto del pezzo di terreno, e quello della torre, e quello della neve, e quello della strada, e quello del morto, e quello del mangiare la terrra. Il persiano credeva che leunuco dormisse, ma invece era sveglio, e il suo cuore diventava sempre più agitato. La figlia minore, che non aveva che quindici anni, rispose: Questuomo è sapiente e saggio, ma tu, padre mio, non gli hai posto attenzione, e non hai capito la saggezza delle sue parole, che sono tutte sapienti, e tutti i suoi discorsi sono fatti con intelligenza e prudenza. Ciò che leunuco ha detto lavoratore della terra e mangiatore di terra vuol dire che tutto ciò che luomo mangia esce dalla terra. E se ha detto di te che sei terra, vuol dire che polvere sei e che alla polvere ritornerai. E quanto al portare, ha detto la verità, perche chiunque va col suo compagno e gli racconta fatti e parole, e gli espone indovinelli e proverbi, lo porta e lo conduce, e gli rende meno gravosa la stanchezza della strada, e lo allontana dai cattivi pensierei. E quanto al pezzo di terreno ha detto la verità: forse il suo padrone è un uomo povero, ed ha preso i denari del grano, e lha venduto, o ha preso denaro in prestito dandolo come pegno prima di raccoglierlo. E a proposito della torre ha pure detto la verità, perché ogni casa in cui non è grano, né pane, né cibo, è come se fosse distrutta, e non vi è in essa che paura e carestia. E quando disse: La neve è sulla collina, voleva dire che la tua barba è bianca, e tu dovevi rispondergli: Causa di ciò è il tempo. E quanto al cavallo che era cieco da un occhio, forse ha desunto ciò dal fatto che, dei due campi, dalluno aveva mangiato, e dallaltro no. E quanto allolio e allaceto, li ha riconosciuti perché laceto brucia la polvere, e lolio no. E se ha domandato, parlando del morto, se era vivo o morto, ha avuto ragione, perché ha asserito: Se ha lasciato un figlio, è vivo, e se no, è morto ".
La mattina la ragazza disse al padre: Padre mio, prima che questo ufficiale se ne vada, dagli da mangiare quel che ti darò". Ed essa gli diede trenta uova, una tazza di latte e un pane intero. E gli disse: Va, e domanda a quellufficiale quanti giorni mancano al mese, e se la luna è piena, e se il sole è intero". Il vecchio andò e mangiò due uova e un po di pane, e bevve un po di latte, e diede il resto allufficiale e gli domandò tutto cio che aveva detto sua figlia. E lufficiale rispose e disse: Di a tua figlia che il sole non è intero, e che la luna non è piena, e che al mese mancano due giorni". Ed il persiano rise e disse a sua figlia: Non te lho detto che quellufficiale è stupido? Siamo a metà del mese ed egli dice che al mese mancano due giorni". E sua figlia disse: Padre mio, hai forse mangiato qualcosa di ciò che ti ho dato?" E il persiano disse: Ho mangiato due uova e un po di pane, ed ho bevuto un poco di latte". E la ragazza disse: Ora so che è un uomo sapiente e saggio".
E quando leunuco sentì le parole della fanciulla, e che essa non falliva il colpo di un capello, si stupì e si meravigliò della sua sapienza. La mattina si alzò presto e non indugiò, ma disse subito al padre di lei: Vorrei parlare con tua figlia, quella che parlava con te stanotte". E il persiano acconsentì, e la sua figlia minore stette innanzi alleunuco, e leunuco le parlò, le fece domande e la esaminò, e la trovò sapiente e intelligente in tutti i suoi discorsi. E le svelò tutte le sue intenzioni, le raccontò il sogno del re, e quando essa udì il sogno, disse: Dirò la spiegazione di esso al re, se lo vedrò, ma non lo svelerò a nessun altro". E leunuco indusse il padre di lei a permettere alla fanciulla di andare con lui, perché, se fosse andata, sarebbe stato per lui un onore e una gloria, e si fece riconoscere come eunuco del re, che andava in giro per suo ordine. Il persiano ebbe timore del re suo signore, e disse: Faccia il mio signore ciò che gli sembra bene".
La fanciulla andò con lui, ed egli la condusse dal re, e gli raccontò tutto quello che gli era avvenuto, e ciò che aveva detto, e cioè che avrebbe detto al re il significato del suo sogno, se lo avesse visto sul suo trono. Il re vide la fanciulla, ed essa gli piacque, ed essa gli mostro la sua grazia e la sua benevolenza, ed egli la condusse nella sua stanza e parlò con lei in segreto, e le raccontò il suo sogno, ed ella disse: Non temere, mio signore e re, di tutto ciò che è avvenuto nel sogno, perché tutto andrà bene e non ti avverrà nulla di male. Però mi vergogno di dire la spiegazione, per non scoprire la vergogna del re". Ed egli disse: Perché dovresti vergognarti di dirmi la spiegazione del mio sogno, se nessunaltro è presente?" Ed ella disse: Mio signore e re, cerca in mezzo alle tue donne, e troverai fra di loro un uomo vestito da donna: egli giace con loro, ed è lui la scimmia che hai visto saltare sui loro colli". Il re cercò fra le sue mogli e concubine, e trovò fra di esse un giovane di bellaspetto, più alto di tutta la testa di tutti gli uomini del suo popolo. Egli superava in splendore loro e largento. Lo prese e lo sgozzò davanti a tutte le donne, e gettò loro il suo sangue in faccia, e poi le uccise, e prese in moglie la fanciulla, e le pose sul capo la corona regale, e fece voto che nessunaltra donna avrebbe mai giaciuto con lui per tutta la sua vita, e che essa sola sarebbe stata sua moglie e sua regina.