FORTUNA

Dagli Atti del Congresso Internazionale " La fortuna del Boccaccio nelle culture e nelle letterature nazionali " promosso dalle Università di Firenze, Pisa e Siena e dall' Ente Nazionale "G. Boccaccio" si può constatare la grande fortuna dell'opera complessiva del Decameron e la sua presenza nelle più svariate letterature nazionali. Più difficile risulta individuare la fortuna di una singola novella, nel nostro caso, della novella di madonna Oretta. Diverso è il discorso se teniamo conto della fortuna di alcune tematiche principali contenute nella novella tipo: l'enigma del cavallo, il raccontare in itinere, l'abilità e l'intelligenza femminile che si manifesta nei giochi verbali (tema della fanciulla sapiente).

Abbiamo ad esempio il racconto della saggia contadinella resa famosa dai fratelli Grimm, dove nelle versioni medievali, prima di risolvere il problema principale imposto dal re, la ragazza da prova della sua saggezza spiegando una serie di detti oscuri, fra cui l'enigma del cavallo che costituisce lo spunto della novella boccacciana.

Altrettanto presenti sono i motivi del raccontare in itinere, l'enigma del cavallo e l'abilità femminile nel racconto De magna prudentia del Sercambi. Da tenere presente che secondo Freedman la fonte diretta del racconto del Sercambi è la Compilatio e non necessariamente Boccaccio.

Il racconto in itinere riceve un'emblematica realizzazione nei Canterbury Tales di Chaucer, dove un oste consiglia ad un gruppo di viaggiatori di alleviare le fatiche e il tedio del viaggio raccontando ognuno due novelle all'andata e due novelle al ritorno. Chi di essi racconterà la novella più bella riceverà in premio un ricco pranzo. (Freedman 1975-76, pp. 231-232)