IL VIAGGIO DI MADONNA ORETTA

A parte la passeggiata per il contado che madonna Oretta si accinge ad effettuare con la sua brigata, acconsentendo alla proposta del cavaliere, madonna Oretta intraprende anche un altro viaggio. Un viaggio in senso metaforico, a cavallo di una novella, un viaggio narrativo, spirituale, dove più che l'inizio e la fine conta il modo di viaggiare a cavallo di una novella. Ciò vuol dire raggiungere la fine della novella e goderne il piacere a condizione che questa sia ben narrata. Quindi l'incapacità del cavaliere narratore di donare ad una novella, di per se bellissima, una forma altrettanto bella e adeguata provoca in madonna Oretta un disagio fisico tale da farle provare una sensazione di morte. Il bisogno di liberarsi da quello strazio induce madonna Oretta a rinunciare a quel viaggio narrativo e a bloccare quel metaforico cavallo con un motto liberatorio coniato sulla metafora usata dallo stesso cavaliere. Un motto garbato e degno di una nobildonna capace di riconoscere le virtù di un buon narratore rifiutando di venir accompagnata da un maldestro cavaliere. (Freedman A. 1976, pp. 225-241)