Lucius Apuleius

Apuleio vive tra l’anno 125 e 180 d.C. Il suo luogo di nascita è Madaura in Numidia, una provincia africana. Oltre al racconto dell’asino d’oro ha scritto dei trattati naturalistici e storici, vari discorsi e anche dei poemi.

La sua opera principale sono le Metamorfosi o come vengono chiamte da Augustino L’asino d’oro. Quest’opera ha un modello greco del quale è rimasto una versione nel corpus degli scritti di Lucianus ( II sec.d.C.). Prendendo in considerazione questo modello si nota che Apuleio ha aumentato il volume per sei volte dell’originale. Egli ha introdotto altri racconti e ha usato un linguaggio molto artificioso. Aggiunge l’undicesimo libro che è dedicato alla dea Isis e da una fine mistica al racconto.

La fama di quest’opera e dell’autore stesso è enorme già ai tempi della sua vita. Vengono stampate delle monete con la sua figura, riceve dei premi e la statua di bronzo nel ginnasio di Zeuxippos. L’opera era ancora diffusa nel medioevo. Boccaccio tra l’altro riprende la storia di "Galan nella botte" (VII,2).

Anche Branca scrive nella seconda nota della novella V,10 del Decameron:

„Fonte largamente citata di questa novella sono i capitoli 14-28 del IX delle Metamorfosi di Apuleio, uno scrittore amato, utilizzato e quasi trascritto varie volte dal Boccaccio."