CAP XXVI §72-76

 

§ 72 " m'apparve un giovane di meravigliosa bellezza,

dal cui viso con la maestra mano la barba era stata levata

E i capelli, biondi come oro, con meraviglioso ordine ri-

cadevano né loro luoghi, e i vestimenti, di color variì,

d'oro eran lucenti e di pietre ; e cosi ornato quasi come

una donna, pieno di sonno per soperchi cibi, come io

avvisai, in atto lascivo con parlare rotto, sozzo e non con

tinuodisteso stava a fresche ombre...."

 

 

§79 " Allora egli mi riguardo così parlando :

Ninfa, le tue parole mi danno non poca d'ammi-

razione pensando che tu di me non abbi notizia, il quale

in Cipri, comune luogo a te e a me, sono conosciuto da

tutti ; ma non per tanto la tua bellezza, se tu non lo sai,

merita ch'io il ti dica. E però sappi che `lmio nome è

Dioneo e in me cosa udita giammai udirai, cioè

che io, figliuolo di due iddii, da loro fossi generato mor-

tale, di che non poco m`ho a dolere ; e se in loro, come

né mondani potrei, potessi le mie ire vengiare, io il

farei sanza fallo".