INTRATESTUALITÀ ESTERNA


La scena della calunnia della donna respinta che troviamo nella parte iniziale della novella II,8 si ricollega a scene analoghe della Genealogia Deorum Gentilium. Boccaccio aveva una familiarità estrema col mito di Fedra, come testimoniano molti riferimenti nelle sue opere. Nel caso della Genealogia si tratta della storia di Fedra e Ippolito, narrata in poche righe (Genealogia Deorum Gentilium, cap. L). In assenza di Teseo, suo marito, Fedra confessa la sua passione ad Ippolito, il figlio di Teseo. Non volendo accettare le avances della sua matrigna, Ippolito viene colpito dall’ira di Fedra, che lo accusa invertendo i fatti realmente accaduti. Al suo ritorno Teseo ascolta le accuse di sua moglie e preso dal furore chiede la morte di suo figlio. Ippolito si vede dunque costretto alla fuga.